INIZIATIVE PER LE FESTIVITA' NATALIZIE

NEL COMUNE DI CATANZARO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"SUB TUUM PRAESIDIUM"

Domenica 5 dicembre alla presenza di mons. Antonio Ciliberti, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, ha aperto i battenti nella splendida cornice della storica Chiesa di Sant'Omobono una mostra dal titolo: "Sub tuum praesidium. Tracce di culto all'Immacolata nel patrimonio bibliografico e documentario dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace." La mostra sarà aperta fino al 6 gennaio 2004.
Sub tuum praesidium è l'invocazione con cui si apre la più antica preghiera mariana conosciuta rinvenuta in un papiro egiziano del sec. III. Con queste parole per secoli il popolo cristiano ha affidato la propria vita alla
materna protezione di Maria. Una sempre crescente devozione e fede che ha reso nel corso della storia la Madre del Signore uno straordinario e singolare esempio di santità. Un cammino iniziato nel Protovangelo di Giacomo (II secolo d.C.) che per primo accenna ad un immacolato concepimento della Madre di Dio, e che attraversando gli scritti di Theotekno di Livia e degli omileti dei secoli VI-IX e l'intuizione teologica del Beato Giovanni
Duns Scoto (+1308), giunge solo nel 1954 alla definizione dogmatica. Un culto e una devozione, quindi, quelli all'Immacolata Concezione, che nascono da lontano attraversando in lungo e in largo i sentieri della cristianità.
Anche le diocesi di Catanzaro e di Squillace hanno vissuto e partecipato all'intero cammino della chiesa universale e questa mostra ne vuole essere la testimonianza. Il percorso che muove le sue fila da un felice esempio di iconografia
mariana di una xilografia stampata nel 1678 si sviluppa in due direzioni: un percorso bibliografico e un percorso documentario.

Percorso bibliografico. I volumi provenienti dalla Biblioteca Arcivescovile "Antonio Lombardi" sono testimoni di un cammino di devozione in crescendo.
Dal XVII secolo in poi i volumi di prediche e di omiletica in preparazione alla festa dell'Immacolata ci testimoniano un culto ininterrotto alla Vergine pregata con questo titolo. Un testimone illustre è lo stesso Sant'Alfonso Maria del Liguori con le sue Glorie di Maria. Di rilievo l'operetta di Giandomenico Mazzotta da Filadelfia che è dedicata a Concezio Pasquini, vescovo di Squillace che: «per la dogmatica sentenza dell'Immacolata Concezione, dal Vaticano infallante data nello spirare del 1854, in ogni Chiesa della sua diocesi ne prescrisse una solennità preceduta da un sacro triduo di eloqui divini». L'ultima parte poi testimonia il culto alla Madre di Dio con i libretti devozionali e L'office de la Sainte Vierge del 1838. Chiudono il percorso bibliografico due edizioni risalenti al primo centenario della proclamazione del dogma.


Percorso documentario:


 I documenti provenienti dalle due sedi di Catanzaro e di Squilace dell'Archivio Storico Diocesano attraverso gli atti ufficiali dei vescovi o la loro corrispondenza testimoniano l'esistenza e il cammino delle varie confraternite dedicate all'Immacolata nel territorio diocesano. 
Significative le disposizioni di Mons. De Franco che ordina ai parroci della città di suonare le campane a festa per un'ora durante la proclamazione del dogma l'8 dicembre 1854. La raccolta dei benefici e dei legati, di cui la
testimonianza più antica risale al 1657, sono l'esempio più eminente della devozione nelle classi più abbienti della diocesi. Singolare la richiesta della Confraternita del Rosario di Camini che vuole nel 1860 cambiare il suo
nome in confraternita dell'Immacolata.

La mostra è stata curata da Fabio Tassone, Sandra Invidia e Benedetta Trapasso. La progettazione e l'allestimento sono stati a cura di Oreste Sergi. Hanno collaborato Carmela Cullari e Lorenzo Dodaro. La mostra è
aperta dalle 10 alle 13 e della 17 alle 20 tutti i giorni escluso il lunedì mattina, il giorno di Natale e la mattina del 1 gennaio 2005.

Biblioteca Arcivescovile A. Lombardi
Piazza Duomo, 1
88100 Catanzaro
Tel. 0961/723030
biblioteca_al@katamail.com

COMPLESSO SAN GIOVANNI


MOSTRA CEFALY (piano superiore)- Proroga fino al 22 gennaio 2005 
MOSTRA CINQUECENTINE (piano inferiore)- dal 22 dicembre 2004 al 22 gennaio 2005 
MOSTRA FILATELICA (piano inferiore)- dal 22 gennaio 2005 al 20 febbraio 2005 
MOSTRA ACCADEMIA BELLE ARTI (piano superiore) dal 25 febbraio 2005 al 31 marzo 2005 
MOSTRA MAGNA GRAECIA maggio-ottobre 2005 
MOSTRA ANTOLOGICA C. BERLINGERI (piano superiore) dal 15 novembre '05 al 15 febbraio '06 
MOSTRA ANTOLOGICA D. PURIFICATO (piano superiore) fine febbraio 2006- aprile 2006

N.B. Nel mese di aprile 2005, prima della mostra "Magna Graecia- Archeologia di un sapere" il complesso necessita di interventi di manutenzione. 



 

  NATALE IN PIAZZA A CATANZARO

     dal 12 al 23 dicembre 2004

A spasso nella tradizione: I mercatini di Natale

Luci, colori, artigianato e dolci: l'atmosfera delle feste nelle piazze. Un rito nato nel Nord Europa e amato dagli italiani

LA PIAZZA:  sarà ravvivata da un alberi  illuminati e da una giostra per bambini posizionata al centro. Tutto intorno sarà allestito con stand di prodotti alimentari e artigianali, comunque prodotti merceologici non in concorrenza con i negozi già in essere,ad esempio : vini, dolciumi, addobbi natalizi in vetro, legno ceramica, manufatti in tessuto etc. Un sottofondo musicale di canti natalizi creerà un atmosfera adeguata.

LA GIOSTRA: “IL TRENINO TUTTO MATTO” Per la gioia dei bambini  sarà allestito a Piazza Prefettura il trenino a giri  gratuiti.

PER GRANDI E PICCINI: 12 DICEMBRE  ORE 17,30  PARATA” per il centro

Per la gioia dei bambini –19 dicembre piazza Duomo ore 17,30

La (s) banda –ovvero  sogno di un maestro di musica  Su un palcoscenico vuoto un buffo direttore d’orchestra si lamenta perché la sua band è in ritardo per lo spettacolo…

Attendendo il loro arrivo, decide di fare un pisolino su una poltrona, e mentre dorme gli rubano anche quei pochi strumenti rimasti e questo lo fa arrabbiare ancora di più…

Ma come in un sogno, ecco apparire dal nulla dei musicisti.

Può finalmente iniziare lo spettacolo, anche se il povero direttore fa fatica e si dispera perché non riesce a mantenere la disciplina tra i musicisti…

Negozi: negozianti nello stesso periodo manterranno un orario di lavoro prolungato fino le ore 22,00. La camera di Commercio di Catanzaro premierà la  migliore vetrina per addobbo natalizio.

Bar E Ristoranti: Queste categorie coinvolte effettuando promozioni natalizie con menù a costo ridotto

Monte dei Morti e della MisericordiaChiesa del Monte

17/12 -  ore 17,00  Serata di gioia e giochi con bambini.

18/12 -  ore 18,00 inaugurazione 3° edizione Mostra Presepiale.

 

 

 

 

Presepe Vivente: Rappresentazione del  presepe vivente con i bambini della scuola materna “Guglielmo Pepe”.

IL  20 dicembre alle ore 10,30 i  bambini della scuola materna sfileranno dalll’asilo G. Pepe fino al Duomo rievocando il I° presepe di San Francesco a Geccio alla presenza di S.E. Antonio Ciliberti Arcivescovo Metropolita di Catanzaro Squillace.

Babbo natale con regali: I babbo  presenti numerosi tutti i giorni distribuiranno caramelle e giocattoli, gentilmente offerti dai commercianti della città.

CALDARROSTE IN SCENA: Attrazione e richiamo di sicuro effetto... per adulti e bambini;

MARRONE CHE PASSIONE: IL SAPORE DELLA TRADIZIONE E IL PROFUMO DI UN NATURALE PIACERE CHE PREANNUNCIA E ACCOMPAGNA L'INVERNO MITIGANDONE IL GRIGIORE...

 

 Arcidiocesi Metropolitana Catanzaro - Squillace

 Museo Diocesano d’Arte Sacra di Catanzaro

 Via dell’Arcivescovado, 13 – 88100 Catanzaro

Catanzaro, 1/12/2004


 Da oggi riaprirà al pubblico, fino al 6 gennaio (i pomeriggi su prenotaione) il Museo Diocesano d’Arte Sacra
 sito all’interno del Palazzo Arcivescovile in via dell’Arcivescovado, 13.


La struttura diocesana propone un itinerario culturale che si snoda  lungo le tre sale del Museo Diocesano di Catanzaro all’interno delle quali  si conservano testimonianze significative per la comprensione della genesi e  delle vicende storiche, artistiche e liturgiche della diocesi, della città  ed in particolare della Cattedrale, di cui sono, insieme, memoria visiva e  narrativa.

All’interno delle sale è possibile visitare la sezione dipinti, la sezione argenti, la sezione oreficeria, la sezione paramenti sacri e tessuti
liturgici e la sezione scultura.

La riapertura della struttura sta registrando grande affluenza di pubblico; un pubblico che ha sempre più sete di cultura e soprattutto sente  l’esigenza di riscoprire le proprie origini attraverso la fruizione di “spazi” culturali e di opere che, nel caso specifico, vanno oltre il mero significato religioso e si pongono quali strumenti che possono contribuire  a formare, nel seno della società catanzarese, ma anche degli enti pubblici e privati, comportamenti nuovi capaci di gestire e sfruttare al meglio le risorse e le peculiarità del territorio.

Le opere esposte si fondono in un percorso temporale attraverso il quale la suppellettile liturgica, i paramenti sacri, i quadri, le sculture e  quanto sinora prodotto all’interno delle nostre millenarie diocesi, esplicano al meglio il significato di cultura concentrato sull’insieme di tradizioni, di modi di pensare, di parlare di agire, di condizioni sociali e ambientali, nelle quali ogni comunità cristiana ha operato e continua ad operare.

Il museo intende, quindi, attraverso l’esposizione di tali capolavori, favorire e salvaguardare dalla dispersione o da sicuro degrado manufatti che avevano perso del tutto o in parte il legame con il contesto di appartenenza; conoscere e valorizzare l'identità storico-religiosa delle singole testimonianze, della pietà e delle tradizioni locali; rievocare il cammino di fede della comunità storica locale; stimolare e sostenere l’
 impegno degli enti ecclesiastici, dei singoli sacerdoti ma anche dei laici, in ordine alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale di loro pertinenza.

Le problematiche di valorizzazione dei beni culturali ed in particolar modo di quelli ecclesiastici ruotano intorno, ancora oggi, sul grande ostacolo della mancanza conoscitiva, intesa da una parte come inconsapevolezza dei danni a volte irreversibili ed irreparabili, che l’incuria ed il degrado apportano ai beni stessi, dall’altra per la scarsa coscienza e conoscenza, all’interno delle comunità sociali, di valori storici, artistici, architettonici, urbanistici, che il territorio, in cui si vive, possiede.

Accanto a tale evento proponiamo un’altra iniziativa nata in collaborazione con la F.I.D.A.P.A. di Catanzaro e precisamente l’apertura due volte al mese della chiesa normanna di S. Omobono.

Entrambi i progetti si pongono nell’ottica di favorire una più elevata e attiva partecipazione allo studio della storia della propria città e del proprio territorio, proponendo un programma che possa guidare alla lettura dei beni storico-artistici ed architettonici della nostra città e delle nostre millenarie Arcidiocesi, ora fuse nell’unica Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace.


 Il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Catanzaro e la F.I.D.A.P.A. di Catanzaro, con tale iniziativa, e grazie alla sensibilità a tali problematiche di Mons. Antonio Ciliberti, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, di Don Luciano Palombo, direttore del Museo, dell’arch. Oreste Sergi, vicedirettore della struttura museale diocesana, e della Prof.ssa Rosa Maddalena Buonaiuto presidente della F.I.D.A.P.A. di Catanzaro, si prefiggono lo scopo non solo di creare e stimolare la capacità di percepire, conoscere, studiare e valutare i propri beni culturali ecclesiastici, ma anche di formare e sviluppare attraverso essi, una propria identità culturale locale, cercando di produrre, documentare e trasmettere cultura.

 La struttura può definirsi, quindi, strumento qualificato di evangelizzazione e promozione umana e dunque parte integrante dei servizi pastorali della Diocesi.

 In questi termini, una cultura che vuole dialogare con gli enti e le diverse realtà del mondo laico, “al servizio dell’evangelizzazione che costituisce la missione essenziale della Chiesa”, deve essere dinamica e creativa,
 deve rinnovarsi nelle sue esigenze nell’ottica di ricercare e proporre, cristiani sensibili e capaci pronti a “produrre cultura” all’interno di una chiesa sempre più aperta ai nuovi orientamenti del mondo odierno, sempre più attenta alle istanze educative formative, ma soprattutto pronta a prendere “coscienza della dimensione culturale dell’esistenza umana”.

 Proprio per questi motivi, è importante rimarcare quanto anche il Santo Padre Giovanni Paolo II ha più volte sottolineato, definendo le opere d’arte strumento in grado di parlare a tutti, credenti e non credenti, cristiani
 e fedeli di altre religioni.

 L’arte sacra, nell’ottica di una inculturazione della fede, risulta essere un “prezioso” quanto valido strumento di dialogo!

 Essa rappresenta, infatti, la summa di quel connubio tra fede e cultura, indissolubile e inscindibile all’interno della vita della Chiesa,  attraverso il quale poter formare uomini e promuovere iniziative, in prospettiva di quel disegno divino di salvezza che si concretizza attraverso la forza e il messaggio di speranza del Vangelo.


rif. D. Luciano Palombo
 Direttore Museo Diocesano d’Arte Sacra
 di Catanzaro


rif. Arch. Oreste Sergi
 Vice Direttore Museo Diocesano d’Arte Sacra
 di Catanzaro








 


Proloco Catanzaro