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TRA NATIVITA’ E VECCHI MESTIERIIniziativa della Pro Loco, “Amici del centro storico”, Scuola di teatro di Salvatore Garcea e scuola media “Galluppi”
La scuola media “Galluppi”, in collaborazione con la Pro Loco di Catanzaro, con l’Associazione “Amici del Centro storico”e con la scuola di teatro di Salvatore Garcea, nel pomeriggio di martedì scorso, si è svestita dei suoi classici ruoli istituzionali per rivestirsi di festa. Una festa che, coinvolgendo tutti gli alunni e tutti i docenti, ha voluto celebrare lo spirito del Natale e le tradizioni di una volta, per riscoprire non solo la semplicità di un tempo, lontano dai ritmi frenetici della modernità, ma anche per “ricordare” quelle usanze e quelle abitudini strettamente connesse ad un uso più “rispettoso e proficuo” del territorio. Le aule e i corridoi della scuola sono state, infatti, letteralmente trasformati in spazi destinati a far rivivere i vecchi mestieri, come le botteghe artigianali e le osterie, per ricreare un’atmosfera contadina, in grado di risvegliare i profumi e i sapori di una volta. Gli alunni, al fine di conferire maggiore verosimiglianza alle diverse ambientazioni, hanno indossato i tipici costumi di un tempo, calandosi in scenette di vita quotidiana fedelmente e abilmente recitate in dialetto. Come dimenticare, però, proprio con l’ imminenza del Natale, quella che è l’icona della semplicità per eccellenza, nonchè il rito tradizionale coltivato nelle case dai tempi di San Francesco D’ Assisi, ovvero la capanna di Betlemme? In un angolo della scuola, infatti, giacevano la Vergine Maria, Giuseppe e il Bambinello, affiancati dai Re Magi”in persona”, per un presepe vivente rappresentato dai volti sorridenti e sommessi dei piccoli protagonisti. E come tutte le feste che si rispettino non è neanche mancato il “tradizionale” concerto di Natale che, coinvolgendo circa 40 allievi dell’istituto, guidato dalla professoressa Anna Claudia Mamone, si è qualificato come un vero e proprio inno alla solidarietà, ripercorrendo, attraverso la gioia e l’allegria dei canti natalizi più famosi, le vicende di una bambina povera, la quale alla fine riceverà comunque dei doni preziosi. La scuola inoltre ha presentato una mostra di icone raffiguranti la Natività realizzate dagli alunni stessi, accanto ad un’esposizione di vecchie fotografie per ricordare la Catanzaro di un tempo. La festa si è prolungata per tutto il pomeriggio con esibizioni ad oltranza, ripetute di ora in ora, per il continuo andirivieni di pubblico. Ad accogliere i tanti visitatori e “l’esercito di genitori”, che ha “invaso” l’edificio con le cariche esplosive dell’entusiasmo, gli alunni, al suono della fisarmonica, accompagnati dalla voce di “un Babbo Natale bambino”
Elisabetta Zicchinella
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